Sono passati quarant’anni da quando qualcuno, a Hollywood, ha avuto l’idea di portare al cinema una storia nata dalla mente del re del brivido, Stephen King. In principio fu Carrie, diretto dal grande Brian De Palma nel 1979, mentre oggi assistiamo all’entusiasmo dei millenials di fronte all’uscita del secondo capitolo di It: Stephen King non smette di ispirare i lettori, sceneggiatori e registi. Proviamo così a vedere insieme cos’è accaduto nel frattempo, attraverso cinque storie esemplari. Ogni lettura o visione è consigliata sorseggiando una tazza di infuso speziale Bonomelli, dal gusto intrigante che risveglia i sensi.
1. SHINING
Non si può non cominciare dal romanzo che ha unito Stephen King a uno dei più geniali registi della storia del cinema: Stanley Kubrick. Interpretato nel film da uno straordinario Jack Nicholson, il giovane padre di famiglia Jack Torrence accetta il lavoro da custode dell’Overlook Hotel, molto frequentato d’estate, ma vuoto e desolato d’inverno. Jack si trasferisce insieme alla moglie Wendy e al figlio Danny, pensando di approfittare della calma che regna nell’albergo per portare a termine la scrittura del suo romanzo. Ignora, però, che l’hotel sia la dimora di fantasmi e presenze oscure. Occhio al finale: nel film, l’epilogo del destino della famiglia Torrence è completamente diverso dalla soluzione originale ideata da Stephen King. Leggere e guardare per un confronto!
2. MISERY NON DEVE MORIRE
Paul Sheldon è uno scrittore molto famoso per la saga di romanzi che ha come protagonista una donna di nome Misery. Nell’albergo di montagna in cui è solito isolarsi, conclude l’ultimo capitolo della serie. Si rimette sulla strada per New York ma, alla guida della sua Mustang, Paul Sheldon ha un brutto incidente. A soccorrerlo è una donna, Annie, così generosa da ospitare lo scrittore e prendersi cura di lui. Presto, Paul Sheldon scoprirà che Annie non è solo una sua comune lettrice. Lo ama alla follia, sa tutto di lui, ne è ossessionata e ha una sola certezza: Misery non deve morire. Per far sopravvivere la sua eroina letteraria, Annie è pronta a qualsiasi cosa. Curiosità: per la sua interpretazione nel film, l’attrice Kathy Bates si è aggiudicata un premio Oscar ed è stata inserita nella lista dei 50 migliori cattivi del cinema statunitense.
3. IT
“Il terrore che sarebbe durato per ventotto anni, ma forse anche di più, ebbe inizio, per quel che mi è dato di sapere e narrare, con una barchetta di carta di giornale che scendeva lungo un marciapiede in un rivolo gonfio di pioggia.” Quello di It è uno degli incipit più famosi della letteratura mondiale. Un immaginario entrato nell’infanzia di milioni di bambini oggi diventati adulti. Il pagliaccio Pennywise, la creatura mostruosa che torna a chiedere un tributo di sangue, rappresenta l’ombra del dolore di un’infanzia che non smette di inseguirci. Adattato in un film per la televisione nel 1990, ritorna nei giorni nostri con una nuova versione per il cinema in cui spicca, nel primo capitolo, la presenza del giovane Finn Wolfhard, attore già affermato grazie alla sua interpretazione nel personaggio di Mike, protagonista della serie Stranger Things.
4. IL MIGLIO VERDE
In una prigione di massima sicurezza, un pavimento color verde cedro divide le celle dei condannati a morte. Tra loro c’è John Coffey. Ad aspettarlo, la sedia elettrica, come per chiunque passi i giorni e le notti tra quei pochi metri che per gioco le guardie chiamano il “miglio verde”. In una storia dall’epilogo segnato, Stephen King trova posto all’incanto e alla redenzione, tema tanto caro allo scrittore di Portland. La storia è narrata dal punto di vista di Paul, una delle guardie del “miglio”, interpretato nel film da Tom Hanks, testimone della magica storia di John Coffey insieme a un topolino, Mr. Jingles. Ucciso dalla perfida guardia Percy, Mr.Jingles era stato resuscitato da John Coffey. Alla fine del racconto, quel topolino che poteva vivere al massimo tre anni ne ha vissuti più di sessanta. E una cosa è certa: quello di Mr.Jingles, in questa storia, non è l’unico miracolo.
5.STAGIONI DIVERSE
In conclusione, uno strappo alla regola: Stagioni diverse è in realtà una raccolta di quattro racconti di cui ben tre sono stati trasformati in film. Solo Il metodo di respirazione non è ancora stato portato sul grande schermo. È passato in sordina il film basato sul racconto Un ragazzo sveglio, diretto da Brian Singer dopo il grande successo del suo film precedente, I soliti sospetti. Ma certamente in pochi avranno dimenticato Tim Robbins e la sua sopravvivenza nel carcere di Shawshank, in una lotta giornaliera divisa tra paura e speranza. Come ancora è impressa nella memoria l’avventura di quei quattro ragazzini di Castle Rock in marcia lungo un binario verso l’età adulta, con in sottofondo la canzone di Ben E. King che dà il titolo alla versione cinematografica del racconto Il corpo: Stand by me.