A molti genitori sarà capitato di dover affrontare maratone di veglia notturna per calmare i propri figli che proprio non vogliono saperne di dormire. Non c’è niente di strano in una situazione del genere, perché secondo gli studi in merito durante i primi mesi di vita dei bambini la produzione di melatonina, “l’ormone del sonno” (o del buio) che ci dice quando dormire e quando stare svegli in accordo con l’alternanza buio-luce, non è regolare. A causa di questa discontinuità il ritmo sonno-veglia del bambino non segue (ancora) il consueto iter legato all’alternanza notte-giorno. Capita quindi che gli orari di sonno-veglia dei neonati e dei bambini siano diversi perché non seguono il ritmo circadiano degli adulti.
Quando accade troppo spesso che i bambini facciano fatica ad addormentarsi o abbiano un sonno discontinuo, può essere utile rivolgersi al pediatra per considerare la supplementazione con un integratore alimentare a base di melatonina.
Facciamo dunque conoscenza con questa sostanza e con alcune precauzioni importanti per la salute.
Cos’è la melatonina
La melatonina è un ormone che regola il ritmo sonno-veglia e viene rilasciato in base all’alternanza buio-luce: si comporta come un vero e proprio orologio biologico interno al corpo umano. Questa sostanza è prodotta dall’epifisi, la ghiandola pineale del cervello, in quantità variabili durante l’arco della giornata: la presenza nel sangue aumenta man mano che diminuisce la luce naturale. La quantità di melatonina prodotta dall’epifisi varia anche durante l’arco della vita: è incostante nei primi 3 mesi di vita, ritardata alla sera durante l’adolescenza, si regolarizza poi in età adulta e fino ai 50-60 anni, quando la sua produzione tende a diminuire di pari passo con la manifestazione di insonnia frequente nelle persone anziane.
La melatonina, oltre a essere prodotta dal corpo umano o venire assunta attraverso l’alimentazione (è presente in banane, uva, ciliegie, riso e altri alimenti), può essere assunta in dosi relativamente contenute sotto forma di integratore alimentare.
Sostanzialmente il suo uso poco prima di addormentarsi è giustificato per contribuire al controllo dell’insonnia e specificamente per aiutare a ridurre il tempo necessario per prendere sonno, e per contribuire ad alleviare gli effetti del jet lag. Secondo i risultati preliminari di alcuni studi sperimentali potrebbe possedere anche attività analgesiche, antiossidanti e immunomodulatrici.
Igiene del sonno e precauzioni per i bambini
Quando si tratta di bambini è ancora più importante conoscere le buone norme di igiene del sonno, che devono diventare un’abitudine sana anche per i più piccoli.
Vediamo quali sono:
Evitate di portare vostro figlio nel letto con voi: questa abitudine potrebbe ritardare lo sviluppo della sua capacità di gestione autonoma del sonno. È bene che il bambino impari ad addormentarsi da solo, magari accompagnato dalla lettura di una favola.
Evitate di alterare frequentemente le abitudini di sonno-veglia e assecondate vostro figlio quando ha sonno, rispettando i suoi orari.
Create un ambiente ottimale, silenzioso e in penombra, in modo che possa sentirsi al sicuro nel momento dell’addormentamento. Evitate che utilizzi apparecchi elettronici, come smartphone o tablet prima di andare a dormire.
Trasmettete ai bambini il concetto che la notte è fatta per dormire.
Se questi accorgimenti non dovessero bastare, nel caso in cui vostro figlio abbia già imparato autonomamente a coricarsi, è probabilmente il caso di rivolgersi a un pediatra che possa valutare le condizioni del bambino, ed eventualmente l’opportunità di intervenire con integratori a base di melatonina.
Dosaggio e sicurezza della melatonina
Nella gestione di questa sostanza, il cui profilo di sicurezza è confermato nell’adulto, è importante tenere d’occhio le dosi e la durata della somministrazione. Secondo il Ministero della Salute la dose giornaliera di 1 mg associata all’effetto di riduzione del tempo di addormentamento deve essere considerata anche la dose massima di melatonina come integratore (a dosaggi più elevati va considerata un farmaco. Pediatri ed esperti del sonno americani hanno sottolineato l’importanza del parere del pediatra nell’impiego della melatonina specialmente nei bambini con disturbi dello spettro autistico, ADHD e disabilità neurocognitive.
La melatonina può essere controindicata per la presenza di un’allergia alla sostanza o agli eccipienti presenti nell’integratore, in caso di diabete, di malattie autoimmuni, di ipertensione o di malattia epatica.
Fonti: