Le piante – o erbe – officinali sono chiamate così grazie a una tradizione storico-culturale tutta italiana. Il termine “officinali”, infatti, deriva da “officina” che nel Medioevo identificava il laboratorio farmaceutico, luogo in cui si praticavano l’essiccazione, la macerazione, la distillazione e l’estrazione di foglie, semi o frutti delle piante per scopi medicamentosi. L’uso delle piante come rimedi naturali ha inizio molti secoli prima! Le prime testimonianze risalgono addirittura al Neolitico, quando i semi di cumino e di papavero venivano raccolti e mangiati dai nostri antenati. Da allora in poi fino all’età moderna, la raccolta, lo studio e la classificazione delle piante hanno permesso di giovare delle loro molteplici proprietà, utili al benessere e alla salute dell’essere umano.
Le piante officinali, opportunamente lavorate, possono essere impiegate negli integratori alimentari, come rimedi naturali, per arricchire prodotti di cosmesi o come condimenti di cibi. La definizione “officinale” identifica un grande insieme che include al suo interno diverse piante distinte a seconda dell’uso: piante medicinali, aromatiche o da profumo.
Riconoscimento delle piante officinali: dagli erbari alle App
Dagli antichi egizi, ai cinesi e agli arabi, le piante officinali sono state studiate e catalogate. Questo sapere è stato tramandato grazie agli erbari, vere e proprie enciclopedie delle piante e delle erbe. Ogni pianta veniva raccolta, essiccata, definita con il suo nome scientifico latino, catalogata e conservata. Erano inoltre riportate tutte le proprietà medicinali benefiche e nocive per il corpo umano. L’erbario è sempre stato la guida di studiosi e neofiti della fitoterapia che potevano riconoscere le piante tramite il confronto con le schede dell’erbario.
Il più grande erbario del mondo è conservato a Parigi e cataloga più di 7 milioni di esemplari! Molte meno sono le piante officinali presenti in Italia e censite da ISMEA (Osservatorio Economico del settore delle piante officinali). Le specie catalogate sono quasi 300: di queste 160 sono coltivate (54%), 73 sono spontanee (25%) e le restanti 63 specie sono sia coltivate, che raccolte in natura.
Oggi riconoscere e distinguere le piante officinali è davvero facile e veloce: grazie a specifiche app per smartphone basta inquadrare la pianta con la fotocamera del telefonino per accedere alla galleria botanica ricca di informazioni.
Le piante officinali nel laboratorio Bonomelli
Nei prodotti Bonomelli sono diverse le piane officinali utilizzate. Ecco qualche esempio:
Anice [Pimpinella anisum]: è una piantina dell’altezza media di 50 cm, originaria del Mediterraneo che cresce su terreni poveri ed esposti al sole. Ha foglie larghe alla base e sottili verso il fiore. Quest’ultimo, che sboccia in estate, è bianco-giallino ed è riunito in spighe ovaliformi. Dai fiori si ricavano semi profumati e dal sapore dolce-piccante.
È presente nella Tisana Ventre Sgonfio di Bonomelli grazie alla sua capacità di contrastare, giorno dopo giorno, il senso di gonfiore e di tensione addominale.
Camomilla [Matricaria chamomilla]: è una pianta erbacea annuale alta dai 20 ai 40 cm. Le foglie, a lance sottili, sono di colore verde chiaro. I fiori sono costituiti da petali ermafroditi di colore giallo e da petali bianchi femminili e fioriscono in primavera inoltrata su terreni al sole tra i 500 e i 1.500 metri d’altitudine. La camomilla è una pianta originaria del Mediterraneo, ma diffusa ormai in buona parte del Pianeta. È nota per le proprietà calmanti, aiutare la digestione e facilitare il relax.
Dal 1926 è la punta di diamante dei nostri prodotti ed è usata in molte varianti:
– Camomilla Bonomelli Filtrofiore: viene confezionata in filtri, selezionando anche fiori interi;
– Camomilla Bonomelli Setacciata: contiene la parte centrale del fiore, ricca di oli essenziali;
– Camomilla Bonomelli Solubile: facile e veloce da preparare in acqua
– Camomilla miscelata con altri ingredienti come nella Bonomelli Sonno + Umore, Bonomelli Melatonina e Magnesio e Bonomelli Miele e Arancia.
– Cardamomo [Elletaria cardamomum]: è una pianta perenne di 2-4 metri formata dal fusto tuberoso su cui crescono foglie alternate e appuntite. Il fiore è biancastro, mentre i frutti sono piccoli e ovali di colori che vanno dal giallo al marrone. Cresce nelle vicinanze di fiumi e corsi d’acqua e, benché sia originaria del Sud-Est dell’India. Nella tradizione il cardamomo veniva usato per le sue proprietà digestive e carminative. Un’esperienza di puro piacere sensoriale è offerta da Bonomelli Infusi Gustosi Cannella e Cardamomo.
– Tarassaco [Taraxacum campylodes]: è una pianta erbacea perenne, diffusa ovunque e comunemente chiamata Dente di leone o Soffione. Gli steli fioriti sono piuttosto bassi (10-20 cm) e le foglie sono oblunghe con margini dentellati. Il suo riconoscibilissimo fiore giallo fiorisce da aprile fino a novembre. Il tarassaco ha proprietà depurative e diuretiche, che ritroviamo nella tisana funzionale Bonomelli Depurativa.